Casa a corte Architettura Bioclimatica

In un’area piana di lottizzazione si dispone il volume a tre bracci intorno ad una corte centrale: si ottiene così la riservatezza di una porzione di spazio aperto.

Il disegno sorge dall’incontro di due geometrie, quella perimetrale orientata secondo il contorno regolare del lotto e quella interna orientata secondo gli assi cardinali
L’edificio ha la natura di un massiccio guscio esterno in muratura portante armata, forato da finestre a feritoia, che racchiude un ventre vetrato aperto sulla corte e al mezzogiorno.
La Gran parte della superficie vetrata ottiene così il miglior affaccio verso sud, quello che permette il massimo guadagno solare passivo durante l’inverno.
L’alto livello di comfort interno è garantito dall’impianto di ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore e dalla modalità di distribuzione del calore. L’esposizione, la qualità delle vetrate a doppia camera, il rivestimento in sughero delle pareti, la fibra di legno disposta nella copertura ventilata permettono all’edificio il raggiungimento di un’elevata efficienza energetica: 19 kWh/mq anno di fabbisogno di energia primaria. La piccola quantità di calore necessaria alla climatizzazione invernale è fornita da una pompa di calore aria-acqua, utile anche al fabbisogno residuo per l’acqua calda sanitaria.

L’edificio è stato scelto come soggetto di uno studio di LCA relativo ai costi energetici “dalla culla alla tomba” realizzato dal Politecnico di Torino nel 2007. Una importante analisi che mette a confronto i costi energetici dell’edificio efficiente costruito con i costi di un edificio teorico di pari dimensioni realizzato con coibentazioni e soluzioni tecnologiche sufficienti al rispetto dei limiti di legge.