nZEB /edifici zero energy
Con NZEB, (Nearly Zero Energy Building) si caratterizza un edificio capace di un bilancio fra energia consumata ed energia prodotta prossimo allo zero.
Tale definizione si applica a tutte le tipologie di edifici piccoli e grandi, residenziali, commerciali, industriali, ecc. È una definizione interessante perché adottata in ambito normativo europeo. Per noi è interessante nel momento in cui riguarda edifici progettati per un minimo fabbisogno energetico; la definizione è poco significativa su un edificio dotato di un grosso impianto fotovoltaico per compensare grandi e medi consumi per la climatizzazione.
edificio per social housing NZEB 2015-2016
Edificio per 32 appartamenti in Fossano, realizzato con struttura in c.a. e tamponamenti a secco (cartongesso e coibentazione).
Il cantiere ha richiesto complessivamente 18 mesi dagli scavi alla consegna.
Il nostro studio si è occupato del concetto edificio impianto con lo studio esecutivo dell’involucro e dell’impianto di condizionamento.
l’edificio non ha riscaldamento centralizzato, il fabbisogno termico per il riscaldamento invernale è talmente basso da permettere una climatizzazione locale per locale tramite piccoli pannelli radianti elettrici e ricambio aria con recupero del calore.
I costi di gestione sono con ciò ridotti al minimo, poiché si possono tagliare i costi di distribuzione del calore, contabilizzazione, spese generali per il terzo gestore e manutenzioni dell’impianto.
Alla pagina ottimizzazione energetica nuove costruzioni del nostro sito si trovano alcuni edifici residenziali realizzati con tale obiettivo; nella selezione PROGETTI si trova il progetto di edificio residenziale – social housing il cui sistema involucro-impianto è dimensionato per avere la copertura dei consumi della climatizzazione con una media di soli 5 mq di fotovoltaico ad unità abitativa.
NZEB per i costruttori
In fase di progetto possiamo stabilire l’obiettivo energetico e stendere le soluzioni per l’involucro e l’impianto garantendo la prestazione finale dell’edificio realizzato. L’approccio corretto permette ad esempio di eliminare buona parte dei costi di gestione negli edifici residenziali: in particolare consente di eliminare la centrale termica, (il locale tecnico, la distribuzione, le manutenzioni connesse, il terzo responsabile, la contabilizzazione, ecc.), rendendo la climatizzazione indipendente per ciascuna unità abitativa. Ciò è molto interessante sia per i singoli acquirenti di appartamenti sia per l’ente gestore di edilizia sociale o ad affitto controllato.
Normativa nZEB, edifici zero energy
La definizione NZEB, pur non essendo un indice della qualità dell’edificio o del comfort abitativo che produce, è entrato nel linguaggio comune essendo stato utilizzato in alcune direttive dell’Unione Europea (n°31/2010) tese al contenimento dei consumi energetici dell’edilizia non soltanto residenziale: l’obiettivo NZEB è stato fissato per tutti gli edifici nuovi realizzati a partire dal 2020 (2018 per gli edifici pubblici). [Ndr: L’acronimo è utilizzato a volte per “Net Zero Energy Building”, ma ci pare una definizione irrilevante essendo la precedente capace di indicare sostanzialmente lo stesso concetto]. Rientrano nell’obiettivo gli edifici a basso consumo dotati di un piccolo impianto di produzione energetica da fonti rinnovabili (ad es. un piccolo impianto fotovoltaico) che copre il piccolo consumo di energia. L’UE non ha tuttavia fissato i parametri numerici attraverso i quali si possano ottenere edifici NZEB lasciando alle autorità nazionali e regionali il compito.
Il punto di riferimento per il fabbisogno energetico è quello fissato per le Case Passive pari a 15 kWh/mq anno,
il metodo di calcolo è per ora quello fissato nelle norme UNI TS 11300; ma allo stato attuale tali norme sono troppo approssimative per il calcolo di edifici a bassissimo consumo. Urge pertanto adottare un metodo di calcolo che si avvicini ai consumi reali dei fabbricati a bassissimo consumo in fase di progetto in modo da evitare che la comunicazione di dati troppo ottimistici (poi smentiti dai consumi reali) incida negativamente sulla credibilità del costruttore e sulla validità della previsione di progetto. Un modello di calcolo testato e funzionante su edifici a bassissimo consumo è il protocollo per il progetto di Case Passive che ha permesso di predeterminare in modo certo i fabbisogni energetici di edifici con fabbisogni estremamente ridotti ed ha una verifica storica di un’ampia casistica per diverse tipologie di edificio.
link Contributi Regione Piemonte edifici nZEB
link Scuola Media nZEB
link Housing Contest